Il corso, dopo un'introduzione all'antropologia culturale, sarà dedicato ad approfondire le modalità attraverso le quali la disciplina ha analizzato i temi dello sviluppo e della cooperazione internazionale. Verranno passati in rassegna i vari approcci antropologici all'analisi del mondo dello sviluppo, delle sue “ideologie” e pratiche: da quelli più critici, a quelli di critica costruttiva, fino a quelli che hanno previsto una collaborazione fra antropologi e cooperanti.
- FABIETTI U., "Elementi di antropologia culturale", Milano, Mondadori, 2015 (1a ed. 2004).
- OLIVIER DE SARDAN, J.P., "Antropologia
e sviluppo", Milano, Raffaello Cortina,
2008.
E una dispensa a cura del docente reperibile alla Tipografia “L’arcobaleno”, via delle Pandette 22, Firenze.
Obiettivi Formativi
Offrire agli studenti una visione d'insieme esauriente sui principali approcci antropologici allo studio dello sviluppo e alla cooperazione internazionale.
Fornire strumenti utili a affrontare i progetti di sviluppo con un'attenzione specifica alle dinamiche sociali, economiche, politiche e culturali che caratterizzano contesti d'attuazione e soprattutto le comunità dei beneficiari.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi Didattici
Lezioni frontali e seminariali: 48 ore.
Altre Informazioni
Nessuna
Modalità di verifica apprendimento
Esame scritto sui temi trattati durante il corso
Programma del corso
Il corso si propone di illustrare e analizzare i vari approcci con cui l'antropologia ha analizzato il mondo e le politiche di sviluppo e il contributo che la disciplina può offrire all'interno dei progetti; per esempio per lo studio dei contesti di intervento interpretabili come “arene politiche” all'interno delle quali differenti attori interagiscono.
Durante le lezioni e i seminari verrà messa in risalto l'importanza di analizzare le dinamiche socio-culturali e politiche sia negli studi di fattibilità pre-progetto sia durante i monitoraggi in itinere.
Sarà inoltre dedicata particolare attenzione a casi etnografici specifici relativi a progetti di sviluppo dedicati a popolazioni indigene brasiliane mentre un approfondimento specifico verrà riservato ai progetti di emergenza.
I temi trattati saranno i seguenti:
- Introduzione alle discipline demoetnoantropologiche
- Storia degli studi
- Metodologie di indagine: la ricerca sul campo e l'osservazione partecipante
- L'antropologia e lo studio del mutamento sociale
- L'antropologia applicata e le “ferite” del periodo coloniale
- L'antropologia applicata oggi
- Una differenziazione preliminare fra “Antropologia dello sviluppo”, “Antropologia nello sviluppo” e “Antropologia per lo sviluppo”, secondo l'approccio di Colajanni
- Le varie fasi delle politiche di sviluppo e cooperazione internazionale in una prospettiva storica
- Da progetti top-down a progetti bottom-up: lo sviluppo partecipativo
- La critiche culturali al concetto di “sviluppo” e all'ideologia dello sviluppo
- Gli approcci postmoderni e l'analisi del “discorso dello sviluppo”
- Gli approcci più critici: il post-sviluppo
- Le critiche costruttive: il contributo di Olivier De Sardan
- Analisi delle istituzioni e degli attori coinvolti nei progetti di sviluppo
- Organismi internazionali e ONG
- Il “gergo” dello sviluppo
- Decostruire gli stereotipi più diffusi nel mondo dello sviluppo
- Brokers e mediatori: chi sono gli agenti dello sviluppo?
- L'incontro fra saperi scientifici occidentali e local indigenous knowledge.
- I difetti di analisi, gestione e dialogo nella pianificazione e realizzazione degli interventi
- Principi di selezione, deviazione e accaparramento: i rischi nella gestione di un progetto
- I rischi di strumentalizzazione politica di un intervento di sviluppo
- Come controllare le “derive” dei progetti di sviluppo
- Primo caso etnografico specifico: il progetto di introduzione della scuola nelle riserve indigena brasiliane. Errori iniziali e correzioni in itinere.
- Secondo caso etnografico specifico: un progetto di ricerca e sviluppo fra i Mapuche del Cile
- Progetti flessibili e modificabili
- Un campo specifico di analisi: i progetti di emergenza