Il corso introduce i modelli e i temi principali legati all’economia sociale e le sue relazioni con lo sviluppo sostenibile soprattutto a livello locale affrontando gli argomenti da un punto di vista teorico, empirico e pratico.
MODULO A (PROF. BELLANDI)
Lezioni da 1 a 4
Borzaga C., Calzaroni M., Fontanari E., Lori M. (a cura di) (2021). L'economia sociale in Italia. Dimensioni, caratteristiche e settori chiave. ISTAT-EURICSE, Roma, pp. 1-53.
Lezioni da 5 a 7
Becattini G., Bellandi M. (2009). Distretti industriali; un paradigma socio-economico. In Becattini G., Ritorno al territorio, Il Mulino, Bologna, pp. 53-77.
Lezioni da 8 a 10
Camoletto S., Bellandi M. (2021), Forme di sviluppo locale «ibride»: il caso della provincia di Cuneo, in Stato e Mercato, n.123, 389-420.
Lezioni da 11 a 12
Seminari su Olivetti e lo sviluppo di comunità e su Innovazione sociale, quadrupla elica e Urban action.
Materiali (non obbligatori per l’esame) sono indicati nella sezione “Altre informazioni” per possibili approfondimenti a cura degli studenti anche nel modulo B.
MODULO B (PROF. BELLANCA)
Lezioni da 13 a 16. Introduzione all’economia sociale: dal mutualismo ai commons
Giacomo Corneo, Oltre il capitalismo. Un viaggio attraverso i sistemi economici alternativi, Rosenberg & Sellier, Torino, 2020, capitoli 7, 8 e 9.
Hélène Landemore e Isabelle Ferreras, “In Defense of Workplace Democracy”, Political Theory, 44(1), 2016, pp.53-81.
Ivana Pais e Giancarlo Provasi, “Sharing Economy: A Step towards the Re-Embeddedness of the Economy?”, Stato e Mercato, 105, 2015, pp.347-377.
Lezioni da 17 a 18. Economia sociale e imprese sociali: casi di studio
Pier Angelo Mori e Jacopo Sforzi, Imprese di comunità, Il Mulino, Bologna, 2019, capitolo 1.
John Storey et al, Managing and resisting ‘degeneration’ in employee-owned businesses: A comparative study of two large retailers in Spain and the United Kingdom, Organization, 21(5), 2014, pp.626-644.
Leonard Mazzone, Un’altra libertà. Lavoro, cooperazione e autogestione nelle imprese recuperate, Iride, 1, 2021, pp.107-118.
Lezioni da 19 a 20. Innovazione sociale
Paul Tracey & Neil Stott, Social innovation: a window on alternative ways of organizing and innovating, Innovation, 2016, pp.1-10.
Filippo Barbera, L’innovazione sociale in Italia, Il Mulino, Bologna, 2019, capitolo 2.
Lezioni da 21 a 22. Le città come luoghi di mutualismo e innovazione sociale
Allan Cochrane, In and beyond local government: making up new spaces of governance, Local Government Studies, 2020, 46:4, pp.524-541.
OECD, Enhancing Innovation Capacity in City Government, 2019.
Daniel T. O’Brien, The Urban Commons, Harvard University Press, 2019, Introduction.
Appuntamenti 23 e 24. Presentazioni degli studenti
Obiettivi Formativi
L'obiettivo del corso è introdurre lo studente all'analisi delle problematiche relative all'Economia Sociale e Sostenibile da un punto di vista teorico ed empirico, con riferimento anche al contesto locale.
Teoria economica e metodi quantitativi e qualitativi saranno utilizzati per introdurre gli studenti alla ricerca empirica, alla ricerca sul campo e ai casi di studio.
Il corso copre teorie, obiettivi e strumenti, nonché l'analisi degli effetti economici e sociali di questi temi.
Prerequisiti
Sono utili nozioni di base di economia e di storia e la conoscenza della lingua inglese a livello intermedio (B1-B2)
Metodi Didattici
Lezioni tradizionali, lezioni con metodi flipped-class, lavori svolti dagli studenti da presentare in classe, seminari e testimonianze di esperti.
Altre Informazioni
Testi complementari, utili in particolare per tracce di esercitazioni, lavori di gruppo, presentazioni.
- Su Olivetti e lo sviluppo comunitario (seminario):
Camoletto, S., Bellandi, M. (2021), The Olivettian oeuvre and the Italian school of local development, in Economia Marche, vol. 40, n. 2, pp. 24-38
- Su Innovazione sociale, quadrupla elica e programma Urban action
Bellandi, M., Donati, L. & Cataneo, A. (2021). Social innovation governance and the role of universities: Cases of quadruple helix partnerships in Italy, Technological Forecasting and Social Change, 164.
Su moodle, lo studente troverà materiali facoltativi di approfondimento anche per il Modulo B.
Modalità di verifica apprendimento
L'esame finale ha lo scopo di accertare l'acquisizione dei risultati di apprendimento.
La modalità è distinta fra studenti frequentanti e studenti non frequentanti. I primi sono presenti normalmente a lezioni e necessariamente sono presenti alle attività seminariali e laboratoriali.
Per gli studenti frequentanti la valutazione si compone dei risultati dell’attività laboratoriale (presentazioni ed interventi in classe) e di una verifica individuale alternativamente scritta (consistente in risposte a 2 domande aperte, 30 minuti) senza l’aiuto di appunti o libri oppure orale, su parte della lista dei testi di riferimento riportati in sezione precedente (la parte sarà definita in relazione all’attività laboratoriale svolta).
Per gli studenti non frequentanti la valutazione si compone della prova scritta (consistente in risposte a 3 domande aperte sui concetti generali dei moduli A e B, 45 minuti) senza l’aiuto di appunti o libri oppure orale, e di un orale di discussione dello scritto e di una discussione di casi e metodi contenuti nei testi di riferimento richiamati in una sezione precedente, che faccia emergere l’acquisizione di abilità nell’applicazione dei concetti generali del corso.
Programma del corso
Il corso introduce i temi e i problemi dell’economia sociale nelle sue relazioni con lo sviluppo sostenibile, dedicando una particolare attenzione al livello locale e affrontando gli argomenti da un punto di vista teorico, empirico e pratico.
MODULO A (PROF. BELLANDI)
Lezioni da 1 a 4
Concetti e dati dell’economia sociale in Italia
Lezioni da 5 a 7
Breve introduzione alle dimensioni dello sviluppo sostenibile (con rimando al modulo B per approfondimento) e una lettura del modello del distretto industriale come ideal-tipo di sistema produttivo locale che lega sviluppo sostenibile ed economia sociale.
Lezioni da 8 a 10
Casi-studio di sistemi produttivi locali, distrettuali e non, per esemplificazioni ed approfondimenti su incroci con economia for-profit, innovazione sociale, ecc.
Lezioni da 11 a 12
Seminario sul caso Olivetti e lo sviluppo comunitario
Seminario su Innovazione sociale, quadrupla elica e programma Urban action
MODULO B (PROF. BELLANCA)
Con l’espressione Economia sociale ci si riferisce alle organizzazioni e alle imprese promosse e gestite in forma partecipata da soggetti diversi dagli apportatori di capitale, che non hanno come obiettivo unico o principale il profitto, ma la risposta ad un bisogno del gruppo promotore o della comunità. Quando però questo concetto (già così molto, troppo ampio) viene legato alla sostenibilità socio-ambientale, occorre includere anche l’aspetto dell’innovazione sociale, intesa quest’ultima come la ricerca di forme di cambiamento organizzativo e istituzionale che generino prosperità senza (o minimizzando, o stabilizzando, la) crescita materiale. Nella parte teorica del Modulo B, si analizzano entrambi i versanti.
Dopo una rievocazione storica delle imprese mutualistiche e cooperative, si presentano alcune critiche teoriche e pratiche alla loro viabilità e si illustrano modelli analitici più rigorosi (in particolare, quelli dovuti a Meade e a Corneo). Si passa quindi a casi di studio che vanno dalle imprese recuperate alle imprese di comunità, dalle cooperative sociali italiane alle poche esperienze di federazioni di cooperative di produzione.
Sul versante dell’innovazione sociale, vengono illustrate alcune definizioni concettuali e discusse le applicazioni politiche e le sperimentazioni variegatissime.
L’ultima parte del Modulo B consiste nel calare l’intera esposizione nel contesto delle aree urbane contemporanee. Al riguardo, si inizia dal Sud del pianeta: l’economia informale urbana e i processi di formazione delle istituzioni formali, sono l’ambito in cui economia sociale e innovazione sociale impattano maggiormente. Nel Nord del pianeta, oltre a presentare l’approccio delle città smart e green, si illustrano esperienze come le monete complementari, gli investimenti a impatto sociale o il capitalismo filantropico.