Il corso di laurea è diretto all'apprendimento di capacità per (i) condurre ricerca teorica ed applicata nel campo dello sviluppo economico, della povertà, della integrazione e regolazione internazionale e – in termini più generali - delle politiche economiche e sociali nazionali ed internazionali, (ii) sviluppare e gestire programmi di cooperazione relativamente complessi all'interno di organismi e agenzie internazionali e nazionali di sviluppo, fondazioni, consorzi di NGO e imprese con interessi in paesi emergenti (iii) la valutazione e formulazione di politiche economiche settoriali o complessive nei paesi del nord e del sud del mondo.
Il laureato sarà in grado di raccogliere ed analizzare informazioni quantitative e qualitative da fonti nazionali, compilazioni internazionali e studi sul campo, e applicare metodologie di analisi e decisione in condizione di informazione completa ed imperfetta a livello microeconomico, settoriale, macroeconomico e internazionale. Questi obiettivi verranno raggiunti attraverso lezioni ed esercitazioni, stage presso università straniere o organismi internazionali, attività a scelta dello studente e la preparazione di una tesi specialistica.
Il corso prevede attività formative obbligatorie e una vasta gamma di attività opzionali, tra le quali lo studente potrà scegliere a seconda delle sue prospettive professionali. Partendo dal curriculum generale (Development economics) attraverso la personalizzazione dei piani di studio è possibile scegliere due indirizzi: in Development studies for Local Development and International Cooperation, che fornisce le competenze per un'ampia visione delle tematiche inerenti lo sviluppo economico dei paesi emergenti; in Quantitative analysis for developing economies permette di acquisire i metodi statistici per l'analisi economica.
a) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
La laurea ESA si propone di mettere gli studenti in grado di integrare le conoscenze acquisite durante il triennio nei settori attinenti allo sviluppo economico nel campo della teoria e dell'analisi economica, e politologica a livello micro, meso e macro, anche attraverso l'esame di casi concreti e della prassi internazionale. In particolare il laureato magistrale sarà in grado di comprendere la letteratura specialistica nei vari ambiti di formazione, anche in lingua straniera, di rielaborarne i contenuti in funzione di specifici obiettivi di tipo teorico ed applicato, nonché di comprendere e analizzare i meccanismi di funzionamento dei fenomeni complessi legati alla globalizzazione e al fenomeno della povertà. Un ruolo precipuo avrà la sistemazione per aree tematiche affrontate, al fine di preparare dei veri e propri esperti per le attività nelle organizzazioni internazionali e di centri di ricerca nazionali e internazionali.
b) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato possiederà la capacità di applicare le conoscenze e capacità di comprensione acquisite in ambito degli studi (vedi punto a). La metodologia della didattica sarà impostata soprattutto sullo stimolare le capacità di lavorare sia in autonomia che in gruppo, che metta gli studenti in grado di finalizzare le loro conoscenze all'elaborazione di documenti e ricerche originali (in lingua inglese), anche nei confronti di argomenti non precedentemente studiati. A tal fine importanza rilevante avrà l'approccio multidisciplinare garantito dalla collaborazione tra i vari docenti (richiamo alle tematiche d'area di cui al punto a.)
c) Autonomia di giudizio (making judgements)
Alla fine del percorso formativo, come detto al punto 1, i laureati dovranno essere in grado di applicare tali conoscenze e la loro capacità di comprendere problemi connessi al proprio settore di studio, anche in settori nuovi e non familiari, e in contesti interdisciplinari con l'impiego di strumenti di tipo quantitativo, finalizzandole alla comprensione, all'analisi e all'elaborazione di giudizi e proposte per la soluzione delle problematiche affrontate. Essi dovranno inoltre sapere integrare le loro conoscenze e formulare giudizi sulla base delle informazioni disponibili (quantitative e qualitative), anche se limitate o incomplete, tenendo presenti le responsabilità sociali ed etiche che ne derivano.
d) Abilità comunicative (communication skills)
Per raggiungere la capacità di comunicare le proprie conoscenze gli studenti saranno sollecitati durante i corsi a presentare documenti e ricerche e a discuterli con i colleghi e i docenti e anche con esperti appositamente invitati. Ampio uso verrà fatto dei test case e di simulazioni di attività tipiche di organizzazioni internazionali. L'elaborazione scritta e dalla discussione di una tesi di laurea assumono perciò un ruolo importante e di verifica delle abilità comunicative. Verrà sviluppata anche la capacità di esprimersi e comunicare in ambito internazionale, grazie alla formazione linguistica avanzata.
e) Capacità di apprendimento (learning skills)
L'impegno richiesto durante il corso degli studi per mettere a fuoco gli argomenti affrontati e per elaborare criticamente le nozioni e le metodologie apprese consentirà ai laureati di sviluppare una autonoma capacità di studio, apprendimento e di riflessione individuale. Tale capacità consentirà ai laureati di saper consultare fonti primarie e secondarie, di effettuare ricerche bibliografiche anche in lingua straniera, di organizzare in modo innovativo i risultati della ricerca nei vari ambiti disciplinari rilevanti.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
§1. Il CdS è dotato di un Comitato della didattica presieduto dal Presidente del CdS che lo convoca. Salvo quanto stabilito da eventuali normative sovraordinate, tale Comitato: a) comprende almeno altri due docenti del CdS scelti e nominati dal Presidente, e almeno due rappresentanti degli studenti ove eletti; b) è immediatamente operativo, anche se soggetto a conferma nel primo Consiglio di Corso utile; c) ha sedute valide se è presente la maggioranza dei docenti aventi diritto; d) delibera col voto della maggioranza assoluta dei presenti; e) il Comitato della didattica indica i docenti del CdS che formeranno la Commissione per l'ammissione al CdS che ha la responsabilità per la verifica dei requisiti curriculari e di preparazione personale per l'accesso al CdS di cui ai commi successivi di ammissione, oltre che delle altre funzioni previste dallo Statuto di Ateneo e comunque di tutte quelle delegabili dal CdS.
§2. Il laureato ha accesso diretto al corso se proviene dal corso di laurea in Sviluppo economico cooperazione internazionale e gestione dei conflitti e dal corso di laurea in Sviluppo economico, cooperazione internazionale sociale e sanitaria, gestione dei conflitti dell'Ateneo fiorentino oppure, fatto salvo quanto previsto dall'art. 17, se ha i seguenti requisiti curriculari obbligatori: 6 crediti in SECS-S/06 o MAT/05; 6 crediti in SECS-S/01 o SECS-S/03 o SECS-S/04 o SECS-S/05; 18 crediti nei seguenti settori SECS-P/01, SECS-P/02, SECS-P/03 o SECS-P/06. E' obbligatoria una ottima conoscenza della lingua inglese L-LIN/12 almeno pari al livello B2 (generalmente 6 crediti): lo studente, qualora venga richiesto dalla commissione didattica, dovrà passare un test di verifica della lingua inglese prima dell'ammissione al corso presso la Facoltà o il Centro Linguistico di Ateneo.
Se mancanti, tali crediti dovranno essere acquisiti prima dell'iscrizione mediante l'ottenimento di idoneità presso insegnamenti di quei SSD attivati in questo o in altro Ateneo.
§3. Si richiede inoltre familiarità con l'uso di programmi per pc e internet e l'uso di fogli elettronici (ad esempio excel).
Gli studenti che non sono laureati in Atenei italiani sono invitati a presentare, insieme alla domanda di ammissione al corso, una lettera di referenza da parte di un docente universitario (è possibile scaricare un fac-simile dalla pagina web del Corso di studi).
§4. La verifica della preparazione personale del laureato che abbia i necessari requisiti curriculari, cui al comma precedente, è dichiarata positiva ogni volta che il detto laureato abbia conseguito un voto di laurea, di primo livello o di ordinamento pre-509/1999, non inferiore a 99/110 o di indoneità per il proseguimento degli studi all'estero. Con un voto inferiore, la verifica è effettuata tramite colloquio o test ad opera del Comitato della didattica o suoi delegati (vedi comma §1). Il colloquio o il test, che possono essere disciplinati da apposita procedura deliberata dal Consiglio di Corso, vertono comunque sui contenuti generali degli insegnamenti del corso di laurea in Sviluppo economico cooperazione internazionale e gestione dei conflitti, secondo un syllabus che il Comitato della didattica ha il dovere di approvare e di pubblicare sulla pagina web del CdS, ogni anno in occasione dell'uscita del Manifesto degli studi dell'Università di Firenze. Nel caso che la verifica di preparazione personale porti all'accertamento di lacune gravi, il Comitato della didattica può negare l'iscrizione con delibera motivata, salvo quanto previsto da eventuali normative sopraordinate a questo regolamento. Il candidato può ripetere domanda di iscrizione in occasione successiva. In sede di valutazione e approvazione del piano di studi il Comitato per la didattica potrà tener conto del risultato della verifica della preparazione personale.
§5. Per i laureati in possesso di un titolo di laurea diverso da quello citato al comma §2, il Comitato della didattica, o suoi delegati, ha la responsabilità di accertare tempestivamente il possesso dei requisiti enunciati nello stesso comma §2 e comma §3, eventualmente anche con attività preventive di orientamento.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
1. Il Corso è articolato in un unico tipo di percorso curriculare (curriculum).
2. Il curriculum consente la presentazione di piani di studio ad approvazione "automatica" segnalati nella brochure riportata nel sito internet del Corso. Esso può anche ospitare piani personalizzati, ad approvazione "condizionata". Sono possibili anche piani liberi la cui approvazione è vagliata da una apposita commissione per accertarne le specifiche motivazioni culturali e professionali. L'approvazione dei piani liberi non è condizionata se le modifiche sono quelle specificate nelle tabelle del presente regolamento.
3. Gli insegnamenti del curriculum sono estratti dalla lista completa degli insegnamenti attivabili o mutuabili da altri Corsi. Tale lista comprende l'elenco degli insegnamenti, con l'indicazione dei settori scientifico-disciplinari di riferimento e dell'eventuale articolazione in moduli, gli obiettivi formativi specifici, i crediti. I caratteri della scelta autonoma sono riportati al comma 9 del presente articolo. I caratteri della prova finale sono riportati all'articolo 12.
4. La Programmazione didattica e la Guida di Facoltà indicheranno ogni anno gli insegnamenti attivati tra quelli compresi nell'allegato al presente Regolamento, i moduli, e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso. Nel caso di motivata e grave necessità il Corso può deliberare, in sede di programmazione didattica, la sostituzione di un insegnamento previsto in un curriculum con altro estratto dalla lista completa, preferibilmente entro lo stesso settore scientifico disciplinare, e comunque nel rispetto dei vincoli di ordinamento, degli obiettivi formativi curriculari, e dei requisiti quantitativi e qualitativi secondo la normativa nazionale e di ateneo.
5. Le regole di presentazione dei piani di studio, definite dal Corso, sono conformi a quelle stabilite dal Regolamento didattico di Ateneo. Ogni piano approvato rispetta i vincoli sui CFU formativi previsti dal D.M. del 16/03/2007, n. 155 e dal prospetto delle attività formative dell'ordinamento didattico del Corso.
6. Il corso ha durata normale di 2 anni. L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 CFU all'anno, salvo limitati adattamenti curriculari. Lo studente che abbia ottenuto 120 CFU adempiendo a tutto quanto previsto dal Corso può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale.
7. Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro standard. Di queste 8 ore sono dedicate ordinariamente ad attività frontali, di cui generalmente 6 per lezioni e 2 per esercitazioni (e attività similari). Gli insegnamenti di base e le lingue possono prevedere fino ad ulteriori 2 ore di esercitazioni per CFU.
8. Ogni piano di studio prevede 12 CFU di scelta di attività autonoma.
9. Le attività di scelta autonoma possono corrispondere ai CFU di uno o più insegnamenti universitari, ai CFU di scelte in eccesso rispetto ai minimi curriculari in attività caratterizzanti, affini e integrative e altre, al ricoscimento di attività di tirocinio e stage (anche internazionale), al riconoscimento di attività di laboratorio, al riconoscimento di attività lavorative con contenuti formativi coerenti, ed eventualmente ad altre attività definite da apposito regolamento del Corso.
10. Le attività di scelta autonoma sono riconosciute automaticamente se selezionate entro la lista degli insegnamenti di cui subito appresso, con esclusione delle ripetizioni. Diversamente il riconoscimento è condizionato al giudizio del Corso, che verifica la coerenza culturale e professionale della scelta.
11. Tra le Altre attività Art. 10,comma 5 a,c,d e in particolare tra le Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, lo studente può scegliere attività di laboratorio, teoriche, pratiche o attività orientate alla ricerca che abbiamo un docente del corso come tutor (3 CFU con idoneità). I crediti a disposizione possono anche integrare il lavoro di tesi. Il riconoscimento di queste attività è condizionato al giudizio del Comitato della Didattica, che verifica la coerenza culturale e professionale dell‘attività svolta. Per le ulteriori conoscenze linguistiche sono previsti 6 cfu con idoneità come stabilito dal consiglio di corso di laurea.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1. Il CdS ha durata normale di 2 anni. L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 Cfu all'anno, salvo limitati adattamenti curriculari. Lo studente che abbia ottenuto 120 Cfu adempiendo a tutto quanto previsto dal CdS, in attività distinte da quelle relative ai 180 Cfu conseguiti nella laurea di primo livello, può conseguire il titolo anche prima della scadenza biennale. La didattica degli insegnamenti previsti dal manifesto degli studi e dal regolamento, è prevalentemente in presenza del docente, con metodologia frontale, ma anche seminariale e interattiva.
2. Al termine di ciascun modulo d'insegnamento è, di norma, prevista una verifica del profitto. Qualora lo studente abbia superato le prove intermedie al termine di ogni singolo modulo, la valutazione globale deriva dall'insieme delle prove parziali. In caso contrario la valutazione è data dall'unica prova finale. Gli insegnamenti e le verifiche sono svolti in lingua inglese. Previo parere del Comitato per la didattica, possono essere svolti anche in lingua italiana.
3. L'esame finale può svolgersi in forma scritta e/o orale ed essere integrato da eventuali altre forme di verifica secondo le esigenze specifiche della disciplina. Le prove vengono valutate con voto espresso in trentesimi, con eventuale lode. L'esito della valutazione per ciascun esame si considera positivo ai fini dell'attribuzione dei crediti se viene conseguito il punteggio minimo di 18/30 (diciotto su trenta). La verifica del profitto individuale raggiunto dallo studente e il conseguente riconoscimento dei crediti maturati in ogni attività formativa, che può avere forma scritta, orale, o combinata, è effettuata da apposita commissione costituita secondo le norme contenute nel Regolamento didattico di Ateneo e presieduta dal responsabile dell'attività formativa.
4. Un Cfu corrisponde a 25 ore di lavoro standard. Una parte di queste, ordinariamente tra 6 ed 8 ore, sono dedicate ad attività didattiche frontali, quali lezioni ed esercitazioni. Sulla base di apposita delibera da parte del Comitato per la didattica, i singoli insegnamenti possono adottare una diversa forma di organizzazione del lavoro, integrando o sostituendo parte dell'attività di lezione frontale con seminari o altre attività aventi la medesima finalità. Per le altre attività formative quali i laboratori e i tirocini (art. 10, comma 5, lettera d ed e), l'organizzazione del lavoro è preventivamente definita dal Comitato per la didattica in relazione alle specifiche caratteristiche dell'attività formativa stessa. Per le attività di tipo (d), quando non corrispondano a insegnamenti universitari, e per quelle di tirocinio, la valutazione può essere alternativamente espressa dall'apposita commissione con due sole modalità: "approvato" o "non approvato" senza che le attività medesime possano contribuire alla media finale.
5. Il numero degli insegnamenti e delle valutazioni di profitto, calcolato ai sensi dell'art. 4 comma 2 dell'allegato 1 al Decreto Ministeriale 26 luglio 2007, non è superiore a 12.
6. Nel rispetto delle procedure di codifica e registrazione delle prove d'esame previste dall'Università di Firenze, il Corso può prevedere l'accorpamento di più moduli di corsi d'insegnamento appartenenti anche a settori disciplinari diversi unificando l'esame finale dei corsi accorpati secondo quanto previsto dal Regolamento didattico d'Ateneo. Nell'accorpamento debbono essere rispettate le propedeuticità, secondo quanto previsto dall'articolo 9 del presente Regolamento.
7. Ove opportuno, il Consiglio di corso può ricorrere alla mutuazione degli insegnamenti da corsi anche appartenenti a classi diverse secondo le procedure previste dal Regolamento didattico di Ateneo.
8. La verifica del profitto individuale ed il conseguente riconoscimento dei crediti maturati in ogni attività formativa è effettuata da apposita commissione, costituita secondo le norme contenute nel Regolamento didattico di Ateneo, che comprende il responsabile dell'attività formativa.
9. Le modalità di valutazione sono ordinariamente costituite da prove orali e/o scritte. Si può anche tenere conto di eventuali prove sostenute durante tutto il periodo di attività, eventualmente riferite a moduli e materie che concorrono all'attività formativa. Singoli moduli possono essere oggetto di esame con votazione propria.
10. Nel caso di insegnamenti esteri il voto opportunamente certificato viene convertito in trentesimi. Per le attività di tipo (d) quando non corrispondano a insegnamenti universitari la valutazione può essere alternativamente espressa dall'apposita commissione con due sole modalità: "approvato" o "non approvato" senza che le attività medesime possano contribuire alla media finale.
11. E' possibile prevedere insegnamenti impartiti a distanza utilizzando adeguate piattaforme di e-learning. Le verifiche di profitto dovranno comunque svolgersi nel rispetto delle modalità definite al comma §3 e di quanto previsto dal regolamento didattico di Ateneo.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Stante al Regolamento didattico di Ateneo, i crediti relativi alla conoscenza della seconda lingua (esame con giudizio) previsti nell'ambito della prova finale e quelli per i quali lo studente chiede il riconoscimento fra le altre attività possono essere attribuiti anche sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo, ovvero enti esterni appositamente accreditati mediante convenzione approvata dal Senato accademico su proposta della struttura didattica.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Il CdL può organizzare propri laboratori in collaborazione con operatori ed esperti di diversi settori, con organizzazioni esterne, con esperti stranieri, su argomenti diversi anno per anno. Per la frequenza ad ogni singolo laboratorio verranno attribuiti CFU in base alle ore di insegnamento e alle attività svolte, mediante apposita delibera del Consiglio del CdL. Allo stesso modo potranno essere riconosciuti crediti di laboratorio per attività formative svolte presso organizzazioni di settore italiane o straniere, purché adeguatamente documentate e certificate dall'organizzazione.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso istituzioni universitarie internazionali sono riconosciuti nell'ambito delle discipline e dei crediti relativi secondo quanto indicato dall'articolo 4 del presente regolamento nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento didattico del corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente.
Per la prosecuzione degli studi di studenti provenienti da altro corso della stessa classe dell'Università di Firenze si applica il pieno riconoscimento dei crediti acquisiti in tutti i settori disciplinari presenti nell'ordinamento didattico del corso di studi che accoglie lo studente.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
È compito del Consiglio di corso individuare le eventuali propedeuticità fra gli insegnamenti e pubblicizzarle nel manifesto annuale degli studi e nella guida dello studente. Gli esami divisi in moduli possono stabilire le eventuali propedeuticità degli stessi.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Il corso di laurea prevede la possibilità di immatricolare studenti impegnati contestualmente in altre attività.
Compatibilmente con le risorse disponibili della Facoltà il corso promuove attività destinate a favorire la formazione degli studenti lavoratori, e specifici servizi di assistenza e sostegno, anche con forme di didattica a distanza.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
La scadenza di presentazione dei piani di studio dovrà avvenire secondo i termini previsti dal Regolamento Didattico di Ateneo. Il piano di studi può essere ripresentato negli anni successivi, qualora lo studente sia fuori corso, apportando modifiche al precedente. Ha valore l'ultimo piano approvato.
Il piano di studi è automaticamente approvato se corrispondente al piano ufficiale degli studi del corso. In caso contrario, su proposta della Commissione piani di studio, il Consiglio del corso delibera l'approvazione.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
1. Fatto salvo quanto previsto dal Regolamento didattico d'Ateneo e previa consultazione con i docenti interessati, il corso di studi delega agli Uffici di Presidenza delle Facoltà di Economia, la nomina delle Commissioni d'esame per il conseguimento del titolo. La Commissione d'esame è formata da cinque membri.
2. La prova finale corrisponde a 18 CFU. Il mantenimento di uno spazio adeguato per la prova finale consente di verificare l'obbiettivo formativo di laureare persone capaci di formulare correttamente anche per iscritto un ragionamento su argomenti scientifici.
3. La prova finale prevede la discussione di un elaborato originale inerente gli argomenti del corso.
4. Alla prova finale sarà attribuito un punteggio di merito basato sulla qualità del lavoro svolto e dell'elaborato prodotto. Nella valutazione finale di laurea magistrale, la Commissione terrà conto del curriculum dello studente, del punteggio della prova finale e dei tempi di conseguimento del titolo.
5. Il Corso cura sia l'accesso dello studente a una serie di attività, comprese nei 18 CFU della prova finale, per l'acquisizione di nozioni qualificate sull'elaborazione dei testi e le ricerche bibliografiche, sia la necessaria serietà ma al tempo stesso snellezza dell'organizzazione delle sessioni di prova finale.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali ed internazionali sono riconosciuti nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento didattico del corso di studi. I crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente.
Per la prosecuzione degli studi di studenti provenienti da altro corso della stessa classe dell'Università di Firenze si applica il pieno riconoscimento dei crediti acquisiti in tutti i settori disciplinari presenti nell'ordinamento didattico del corso di studi che accoglie lo studente.
Servizi di tutorato
Il Corso può nominare un tutor negli ambiti disciplinari del corso tra i docenti, i ricercatori, gli assegnisti, i cultori della materia, e i dottori di ricerca, con l'incarico di contribuire all'orientamento degli studenti relativamente alla definizione dei piani di studio e allo svolgimento delle attività di studio individuale e di gruppo. Per gli studenti del secondo anno la funzione di tutor viene normalmente assunta dal relatore della prova finale.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Nel rispetto della normativa sulla privacy e di quanto previsto al riguardo dalla Facoltà di Economia e dall'Ateneo, il CdS provvede a dare pubblicità ai procedimenti ed alle decisioni assunte tramite il proprio sito internet.
Valutazione della qualita'
Il corso di studi adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di valutazione della didattica di Ateneo. Tale sistema può essere integrato con altri strumenti di rilevazione e valutazione elaborati specificamente.
Il corso di studi attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli Organi Accademici per tutti i corsi di insegnamento tenuti e per tutti i docenti.
Altro
Norme transitorie per il passaggio degli studenti dal vecchio al nuovo ordinamento
§1. Fatto salvo quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo, il corso di studi ricostruisce la carriera degli studenti che, su domanda, intendono passare dal vecchio al nuovo ordinamento avvalendosi del computo dei crediti attribuiti ai corsi d'insegnamento del vecchio ordinamento dalle delibere del Consiglio di Facoltà di Economia, fatti salvi i corsi semestrali.
§2. Nel passaggio dall'ordinamento ex 509/1999 a quello ex 270/2004, per quanto concerne gli esami sostenuti vengono attribuiti i crediti che allo stesso sono attribuiti nel vecchio ordinamento. Le corrispondenze nominative sono illustrate nella tabella delle corrispondenze in allegato. Non vi è corrispondenza necessaria nei CFU. Questo significa che nel caso di carenza di CFU in un determinato ambito lo studente dovrà sostenere esami integrativi; nel caso di eccesso di CFU in un determinato ambito, i CFU in eccesso saranno classificati come "attività integrative di SSD (qualificato)" e utilizzati se possibile nello stesso ambito o in altri ambiti, fra cui la scelta autonoma, con capienza nei SSD in eccesso. Nei passaggi dal vecchio al nuovo ordinamento il Comitato della didattica definisce l'equipollenza fra settori disciplinari affini per il riconoscimento dei crediti (vedi tabella allegata per la transizione).
§3. La scelta di rimanere nell'ordinamento previgente non pregiudica la possibilità di decidere successivamente il passaggio nel nuovo ordinamento, mentre la scelta di passare nel nuovo ordinamento viene considerata irrevocabile.
§4. A coloro che si sono laureati nei corsi di laurea triennale ex DM 509/99 dell'ateneo fiorentino e che intendono immatricolarsi al corso di laurea magistrale ex DM 270/04 in continuità è garantita l'immatricolazione diretta, considerando virtualmente assolta la verifica della preparazione individuale. E' fatta salva la facoltà da parte del Comitato della Didattica di sottoporre il laureato ad un colloquio di orientamento peraltro non obbligatorio
§5. Per quanto non previsto nei commi precedenti si rinvia a quanto stabilito dalla Facoltà o dall'Ateneo.
Rinvio ad altra normativa
Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento vale quanto previsto dal Regolamento didattico della Facoltà di Economia, dalla Carta dei servizi, dal Regolamento didattico di Ateneo e dal relativo Statuto, dal DM 509/99 sull'Autonomia e dalle altre disposizioni legislative vigenti